FIORI DI BACH: Oak

22.OAK Quercia, Quercus robur, E' il fiore di chi mette troppo accanimento nel lavoro e nell'adempimento del dovere, di chi è affidabile, forte, paziente, tenace, instancabile, leale, coraggioso, che non si lamenta mai, perseverante, non si scoraggia nonostante gli impedimenti, le difficoltà e gli ostacoli non dispera mai, ostinato infaticabile, disponibile porta anche i pesi degli altri , eccessivamente altruista, lavora senza tregua, lavora anche se ammalato e per questo può esaurirsi, crollare, quando arriva la stanchezza, questa condizione, questa limitazione lo porta alla disperazione, Chi ha bisogno di questo fiore non si rilassa mai, è schiavo del lavoro e degli impegni si inaridisce, non si concede il tempo di riposare, di divertirsi, di riflettere, di fantasticare. E' la persona inflessibile, troppo severa con sé stessa ,si priva dei piaceri della vita, concentrata solo sul dovere, non si risparmia anche se alla fine agisce in modo automatico e fa le cose male, Orgoglioso non accetta le sconfitte. L'atteggiamento esagerato nei confronti del dovere è autodistruttivo, e probabilmente deriva da una educazione severa fatta di regole e poco affetto, e quindi il tipo Oak, pensa che per essere considerato deve eccellere in tutto, è inflessibile, rigido, si e' costruito una corazza che lo allontana dagli altri. E' la persona testarda, tesa, che esaurisce tutta la riserva di energia. E' il bambino che si scoraggia se non riesce a fare tutti i compiti.

POSSIBILI SINTOMI, dolori alla schiena, alle spalle,lombalgie, sciatalgie, problemi sessuali, mani sudate, senso di affaticamento cronico, ansia generalizzata, iperattività neurovegetativa, stress psico-fisico, crisi asmatiche in chi vive nella tensione, collasso nervoso a causa di dispendio energetico, palpitazioni, extrasistole, aritmia cardiaca, tachicardia, disturbi epatobiliari da ipocondria per eccessivo lavoro.

AZIONE DI OAK, aiuta a non eccedere, a concedersi delle pause di riposo, delle distrazioni, a non essere troppo severi con sé stessi, a riconoscere i propri limiti, ad accettarsi anche con i propri difetti.