Denominazione botanica: Butyrospermum parkji Kotzkji
Il Karitè e' un albero d'alto fusto, che può raggiungere i 15/20 metri d'altezza e il metro di diametro.
Il frutto e' una bacca dalle dimensioni di una grossa prugna, racchiudente un grosso seme o talvolta due, con un guscio molto sottile che ricopre i cotiledoni ricchi di materia grassa, dai quali si estrae il Burro e l’olio di Karitè.
Le proprietà cicatrizzanti, emollienti, antiossidanti, lenitive, idratanti e riepitelizzanti fanno del burro e dell’olio di Karitè un componente importante per molti prodotti cosmetici.
La caratteristica esclusiva che li rende davvero unici e' l'altissimo contenuto (dal 12% al 18%) di insaponificabili, sostanze fondamentali per il miglioramento della tonicità e dell'elasticità della pelle.
L'estrazione del Burro e dell’Olio di Karitè avviene ancora, nel luogo di origine, con un processo artigianale, dopo la selezione dei semi e la loro frantumazione: si ottiene cosí un prodotto di colore variabile dal verde chiaro al giallino, di odore gradevole e di sapore quasi dolce, che può essere impiegato puro, oppure, vista la sua ricchezza, si può usare come base di molti prodotti cosmetici.
Il Burro e l’Olio di Karité vengono da sempre usati in Africa a scopo alimentare, come cosmetici e come farmaci. Gli indigeni li chiamano "alberi della giovinezza" e li utilizzano ad esempio come balsamo per massaggi contro i reumatismi, gli indolenzimenti, le bruciature, gli eritemi solari, le ulcerazioni e le irritazioni della pelle; secondo la tradizione locale sembra infatti che esso favorisca l'aumento della circolazione locale, permettendo cosí una riossigenazione del tessuto epidermico e migliorando l'eliminazione degli scarti metabolici. Le donne dei paesi tropicali, famose per la loro pelle vellutata, li utilizzano fin dall'antichità come protettivi contro l'azione del sole, del vento e della salsedine. In realtà le popolazioni africane usano ogni parte della pianta: la buccia e la polpa del frutto sono mangiate tal quali o cucinate secondo antiche ricette; il grasso contenuto nel seme, cioè il Burro di Karitè viene usato come condimento, simile al nostro burro, ma anche come prodotto cosmetico per la pelle e per i capelli; i residui delle lavorazioni si utilizzano come mangime per il bestiame; il grasso serve anche per fare candele, o per ricavarne detergenti simili al nostro sapone; il lattice delle foglie, della scorza e del midollo del tronco serve come colla e come base resinosa per il cheving-gum; infine il legno, che è molto duro e pesante, viene utilizzato per costruzioni e per oggetti di cucina e artigianali.
Altro merito del Burro di Karitè è quello di possedere una buona capacità filtrante nei confronti dei raggi solari, quindi diventa un ottimo protettivo e preventivo dei danni cutanei provocati dall'esposizione alla luce, quali formazione di radicali liberi e comparsa precoce di rughe, ma anche dei danni provocati dall'esposizione eccessiva al sole, spesso causa di eritema solare. Esso si presenta con una consistenza burrosa, ma fonde alla temperatura corporea e può quindi essere steso facilmente e piacevolmente sulla pelle, diventando cosí veramente "salute da spalmare"!
Ricchissimo anche di vitamine A, B, E ed F, per merito delle sue numerose proprietà benefiche quindi è adatto per secchezza cutanea, dermatiti, eritemi, ustioni, arrossamenti, ulcerazioni e irritazioni. Più in particolare il suo uso è consigliato ad esempio durante la gravidanza, perché previene la formazione di smagliature sia sull'addome che sul seno; durante l'allattamento previene la formazione di ragadi; inoltre protegge la pelle del neonato dall'arrossamento dovuto al contatto col pannolino; all'aria aperta protegge la pelle dagli agenti atmosferici, prevenendo arrossamenti e screpolature dovute al sole, oppure al freddo e al vento; inoltre protegge la pelle dai raggi solari, causa di irritazioni ed eritemi, evitando nel contempo il suo invecchiamento; per chi fa sport e per la casalinga ammorbidisce le callosità sia delle mani che dei piedi, evitando la formazione di fessurazioni dolorose ed antiestetiche; è anche un ottimo rimedio per le irritazioni del rasoio, sia come impacco emolliente prebarba, che come efficace lenitivo e idratante dopobarba; dopo un'ingessatura rigenera e ammorbidisce la pelle depauperata dopo la lunga immobilizzazione e copertura, facilitando l'eliminazione delle cellule morte superficiali che si sono accumulate; per il massaggio è un ottimo lubrificante ed emolliente; nelle persone che stanno a letto a lungo, se applicato più volte al giorno con leggero massaggio, ammorbidisce e rafforza la pelle delle parti su cui pesa il corpo, prevenendo la formazione di irritazioni, arrossamenti e piaghe; usato regolarmente contrasta la secchezza cutanea del gomito e del ginocchio; è ottimo per difendere e proteggere la pelle dall'azione aggressiva del gelo durante la stagione fredda; da ultimo, ma non come importanza, è un prezioso cosmetico naturale antirughe e antietà per il viso e il décolleté, rallenta l'invecchiamento cutaneo, attenua le rughe già esistenti fino, in molti casi, a farle scomparire ed è in grado di restituire alle pelli non più giovani una straordinaria elasticità e compattezza. Dopo l'uso prolungato del Burro di Karité si nota una migliore circolazione del sangue nei capillari, che risultano più tonificati rendendo la pelle più luminosa, quindi è adatto anche alle pelli con "couperose". Inoltre, poichè possiede un elevato grado di assorbimento, può essere spalmato sulla pelle del viso e del corpo senza lasciare quello sgradevole effetto "unto".Karitè: è una parola africana che significa: VITA.
RIEPILOGHIAMO: L’albero del Karitè è una pianta spontanea delle zone centrali dell’Africa che produce un frutto delle dimensioni di una grossa prugna. La raccolta avviene in agosto e da ogni albero si ottengono 15-20 kg. di frutti all’anno. Il burro e l’olio si estraggono dai semi dopo averli liberati dal frutto. I semi essiccati, vengono bolliti con acqua e al termine dell’operazione si ottengono due preziose sostanze: il burro che si deposita sul fondo e l’olio che galleggia sull’acqua, una volta raffreddata.