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Acne: quello che si deve sapere per curarla e vivere meglio

Poiché molteplici sono i fattori considerati causanti l’acne, la terapia è inevitabilmente polivalente. Vediamo come la medicina "ufficiale" interviene per curare questa dermatosi.

Terapia locale
Nella fase iniziale viene sconsigliata la pratica dello schiacciare i punti neri, a meno che non ci si affidi alle mani esperte di un’estetista. Esistono invece prodotti a uso locale che riducono la produzione di sebo e che esfoliano la cute eliminando il cosiddetto "tappo". Sono tutti prodotti derivanti dalla vitamina A, peraltro presente nel fegato, nei cavoli, negli spinaci e, come beta carotene, nelle verdure. Sono disponibili anche creme che agiscono contrastando l’influsso ormonale sulle ghiandole sebacee, prodotti da usare nella fase infiammatoria, però, sotto controllo medico.

Terapia farmacologica sistemica
Due sono i farmaci più comunemente impiegati: gli antibiotici sia a uso locale che ingeriti, finalizzati a debellare la fase infiammatoria-pustolosa; la pillola anticoncezionale, che riduce considerevolmente la produzione ormonale. Per la fase nodulocistica si utilizzano diversi antibiotici, molto potenti che però hanno serie controindicazioni ed effetti collaterali. Occorre pertanto consultare prima il medico.

Terapia chirurgica
In esiti cicatriziali da acne viene impiegato il laser sia per ridurre le infiammazioni che per migliorare le cicatrici. Un altro metodo è la dermoabrasione, cioè attraverso una vera e propria operazione chirurgica si "raschia" lo strato superficiale della pelle per eliminare le cicatrici.

Le cure alternative

Agopuntura
Per la medicina cinese l’acne è un "fuoco che cova sotto la pelle" e che non riesce pienamente ad uscire. Due sono le sue principali manifestazioni: la prima è un’acne che presenta molti comedoni ma con scarse pustole, associata a prurito, pelle grassa e irritata, sete di bevande fredde e stitichezza. La seconda è un’acne pustolosa (detta da "calore tossico") associata ad un colore della lingua rosso vivo con patina gialla. In entrambi i casi, oltre al riequilibrio energetico caratteristico dell’agopuntura, si interviene anche localmente con aghi, pomate e decotti di erbe cinesi. Molto utile è l’impiego di una metodica in uso fin dall’antichità nella medicina tradizionale cinese: la coppettazione. Si usano delle coppette di vetro in cui con un fiammifero si ricava il vuoto e che si applicano, in questo caso, in punti della schiena per circa dieci minuti.

Aromaterapia: quali oli essenziali utilizzare
Limone, arancio dolce o amaro, ginepro, cipresso, legno di cedro, bergamotto, melissa, salvia sclarea, lavanda, geranio, rosa, timo bianco, cedro, camomilla, neroli(fiori d’arancio), incenso, mirra, benzoino, elicriso, tea tree. Essenze dalle proprietà drenanti, decongestionanti, toniche, riequilibranti, cicatrizzanti, rigeneranti.

Fase iniziale: acne comedonica. 
La si riscontra principalmente in una persona giovane; la pelle si presenta spessa, compatta ma untuosa. Il colorito è generalmente olivastro, ma non è difficile riscontrarla anche su una pelle chiara: tenderà comunque ad avere un aspetto giallastro a causa delle tossine stagnanti.
Necessita di essere: drenata, ossigenata, riequilibrata.
Si privilegeranno delle essenze scelte tra: limone, arancio dolce o amaro, bergamotto, cedro, ginepro, cipresso, salvia sclarea, melissa, tea tree.
Come utilizzarle: mettendone poche gocce negli usuali prodotti per l'igiene e la cura del viso.

Preparazione del latte, del tonico, dell'unguento e loro applicazione.

In 100 ml dell'usuale latte detergente aggiungere:

10 gocce di ginepro oppure 8 gocce di salvia sclarea, oppure 8 gocce di limone
applicate sul viso spalmandolo uniformemente e con delle spugnette o delle spazzoline morbide effettuate un leggero massaggio; sciacquate con acqua tiepida. Questa operazione permette di rimuovere le cellule morte della pelle con conseguente svuotamento dei pori liberandoli dal tappo comedonico, riattiva la circolazione locale ossigenando i tessuti e rigenerandoli.

In 100 ml di acqua distillata o dell'usuale tonico aggiungere:

- 8 gocce di lavanda vera
- 6    "     di cipresso

imbibite una compressa di cotone con questo composto e tamponate il viso picchiettando leggermente.
Una crema da applicare potrebbe essere così composta: in 50ml di crema neutra o di gel o di olio di jojoba aggiungere:

6 gocce di lavanda
8 " di bergamotto
6 " di cedro

Per le pelli più chiare e delicate che tendono ad arrossarsi:

8 gocce di lavanda
4 " di camomilla o geranio o rosa
6 " di arancio dolce
Una o due volte la settimana preparare un composto con argilla ventilata verde:
2 cucchiaini di argilla, 2 di yogurt naturale, acqua distillata q.b. per ottenere un composto omogeneo. Aggiungere 2/3 gocce di un olio essenziale tra quelli indicati, stendere sul viso lasciando agire per 15/20 minuti in totale relax. Rimuovere con acqua tiepida e applicare l'olio aromatico.

Seconda fase: infiammatoria (acne volgare o pustolosa)
Necessita di essere: drenata, disinfettata, disinfiammata, cicatrizzata.
Si privilegiano i seguenti oli essenziali: lavanda, arancio dolce, melissa, cedro, bergamotto, cipresso, rosmarino, timo bianco, salvia sclarea, camomilla.
Per la detersione saranno abolite le spugnette o le spazzoline applicando il detergente direttamente con le mani e sciacquando con acqua tiepida. In 100 ml di detergente aggiungere:

8 gocce di timo bianco 
6 " di bergamotto
Il tonico: in 100 ml di acqua distillata aggiungere:
8 gocce di limone
6 " di melissa o arancio dolce

In questo caso è preferibile applicare il gel, penetra più facilmente e non necessita di massaggio che in questa fase è da evitare in quanto potrebbe facilitare l'estendersi del processo infettivo.
In 50 ml di gel all'aloe miscelate:

4 gocce di timo bianco o di bergamotto
4 " di cipresso
6 " di lavanda
4 " di arancio dolce
va steso delicatamente sul viso senza massaggiare.

Un buon linfodrenaggio, praticato da mani esperte, non solo è auspicabile, ma favorirebbe la cicatrizzazione dei tessuti lesi.
Se i tessuti sono molto infiammati una buona sinergia potrebbe essere costituita da:

6 gocce di bergamotto
4 " di camomilla
6 " di lavanda

In questo caso suggerisco di fare delle applicazioni di argilla verde ventilata quasi giornalmente, almeno nella fase acuta. L'argilla ha potere drenante, assorbente, purificante, decongestionante, attivante la circolazione, cicatrizzante: 2 cucchiaini da sciogliere con acqua distillata , q.b. ad ottenere un composto liscio ed omogeneo e da applicare lasciando agire per 20'. Rimuovere con acqua tiepida.

Terza fase: acne nodulistica o cistica.
E' di competenza medica, niente vieta comunque le quotidiane regole di igiene quotidiana e l'applicazione di preparati a base di oli essenziali. In questo caso ottimo è l'olio essenziale di elicriso abbinato al sandalo: l'elicriso è un potente antibatterico e antinfiammatorio, attiva il sistema linfatico che in questo caso è preferibile avere in perfetta efficienza, il sandalo aiuta la rigenerazione dei tessuti favorendo il processo di cicatrizzazione.Una buona preparazione prevede: 50 ml di gel all'aloe a cui si mescoleranno:

10 gocce di elicriso
8 gocce di sandalo
8 " di lavanda

si applica sulle cisti dopo aver deterso la pelle con il normale detergente a cui avrete aggiunto 8 gocce di timo bianco o di salvia sclarea.
Cataplasmi di argilla da applicare con frequenza, giornaliera, sono benefici, in quanto l'argilla ha la peculiarità ,per il suo potere assorbente di intervenire sulle cisti favorendone lo scioglimento. Al cataplasma saranno aggiunti 3/4 gocce di essenza di ginepro o di salvia sclarea.

Acne rosacea: in questo caso sono indicate essenze dalle proprietà vasoprotettrici e che favoriscono la circolazione, disinfiammatorie, regolatrici della ghiandola sebacea. Si possono abbinare a delle essenze dalle qualità ringiovanenti, in quanto questo tipo di acne la si riscontra più facilmente in pelli già mature. Cipresso, rosa, salvia sclarea, interverranno sulla circolazione; neroli, camomilla, lavanda, addolciscono e disinfiammano; geranio, incenso, mirra, benzoino hanno un potere ringiovanente; una buona sinergia ,quindi, prenderà in considerazione almeno uno di questi gruppi di oli. Il latte detergente potrebbe essere così composto: 100ml di latte detergente più:

8 gocce di salvia sclarea
4 " di neroli
il tonico da 100 ml di acqua di rose più
6 gocce di lavanda

Un ottimo olio da applicare potrebbe essere così formulato:

30 ml di olio di jojoba, più 20 ml di olio di calendula a cui si uniranno :
4 gocce di camomilla o benzoino o geranio
6 " di cipresso
6 " di incenso

la maschera da applicare a giorni alterni nella fase infiammatoria e in seguito 1 volta alla settimana sarà così formulata: 
1 cucchiaino di argilla verde ventilata, 1 cucchiaino di miele di fiori d'arancio o di acacia, latte detergente q.b. per ottenere un composto fluido da applicare sul viso per 20'. Rimuovere delicatamente con acqua tiepida, rinfrescare con il tonico e applicare l'olio aromatizzato.

Questi suggerimenti non escludono tuttavia l'intervento di una persona esperta che è invece di primaria importanza sia per identificare la tipologia dell'acne con conseguente scelta delle essenze che meglio si addicono alla persona, che per intervenire praticamente: estrazione dei comedoni, pulitura delle pustole , è preferibile vengano effettuate da mani esperte onde evitare non solo un peggioramento della situazione con esiti cicatriziali sgradevoli ma per accelerare il processo di guarigione che in alcuni casi stenta a manifestarsi. 

QUANDO ANDARE DAL MEDICO:

In tutti i casi in cui sono presenti numerosi brufoli occorre consultare uno specialista, soprattutto per valutare se la componente ormonale interviene decisamente nella genesi dell’acne.

Nelle fasi iniziali, nelle momentanee remissioni, nell’acne rosacea ed in quella circoscritta a parti del volto sono di grande aiuto le medicine alternative per la loro intrinseca caratteristica di non somministrare sostanze chimiche e di aiutare il riequilibrio del corpo in generale.

Da non dimenticare assolutamente lo specialista dietologo: sarà lui a correggere le incompatibilità alimentari e ad aiutare l’apparato intestinale ad eliminare le tossine.

DIECI REGOLE DA OSSERVARE:

Mai schiacciare brufoli e punti neri. Per i punti neri occorre l’intervento di un’estetista. Con i brufoli si corre invece il rischio di espandere l’infezione ad altre parti della pelle

Lavarsi il viso con acqua calda. Il calore, anche attraverso saune e suffumigi, aiuta a liberare la pelle di parte del sebo in eccesso

Attenzione al sole. Il sole migliora l’acne, però può seccare la pelle ed in questo caso le ghiandole sebacee per reazione producono più sebo

Non utilizzare saponi sgrassanti. Il sebo in questo caso viene prodotto per reazione in maggior quantità. Utilizzare invece detergenti a pH acido

Assumere vitamine del gruppo A, C ed E che nutrono e rinforzano la pelle

Fare maschere di argilla, soprattutto nei momenti di remissione. In questo caso si usa l’argilla verde ventilata

Evitare il cosiddetto Fast Food. Hamburger, patatine, le bevande zuccherate, i pasti irregolari sono tutti nemici giurati della pelle

Privilegiare nella dieta i cereali integrali, l’olio di oliva, lo yogurt, verdure e frutta fresche, le proteine che derivano da pesce e carni magre

Bere molta acqua non gassata. E’ sempre il modo migliore per idratare la pelle

Attenzione ai capelli lunghi. Se non sono perfettamente puliti possono facilitare le infezioni batteriche. Tante volte la frangetta sembra favorire l’acne sulla fronte

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