UNA LETTERA DA BETLEMME PER IL FUTURO DI TUTTI I BAMBINI DEL MONDO

CARO GESU’ BAMBINO

DA: “TERRE LONTANE” le toccanti parole di PADRE DARIO SUPERINA, missionario salesiano, che si crede un bambino a BETLEMME:

Caro Gesù Bambino,

benvenuto ancora a Betlemme! Buon Natale!

Tu sei nato qui, in una grotta, e anch’io, come te, sono nato qui, a Betlemme. Quando sei nato tu, Betlemme era un paesino piccolo piccolo. Ora, come Nazareth, è una città di oltre quarantamila abitanti.

Quando sarò più grande andrò alla bella Scuola Tecnica dei Salesiani di Don Bosco. Li conosci? Certamente! Lì cristiani e musulmani studiano, giocano e convivono in grande rispetto. La notte di Natale, nel piazzale di fronte alla Basilica, che contiene la Grotta, ci saranno i pulmini delle televisioni di tutto il mondo. Migliaia di pellegrini verranno per assistere alla Messa di Mezzanotte. La piazza sarà illuminata a giorno con luminarie e stelline colorate. Ci sarò anch’io….. a vendere cartoline e coroncine del Rosario ai pellegrini. Prezzi stracciati! Le TV trasmetteranno le funzioni e tante interviste, ma io, a loro, non interesserò minimamente. Trasmetteranno le nenie e le canzoncine di Natale che augurano, pace, speranza, amore, dolcezza. Ma qui non esiste niente di tutto questo. Perché? lo sapevi? Mi hanno insegnato che sei venuto a portare pace e salvezza a tutti gli uomini. Ma qui non esiste niente di tutto questo. Perché? lo sai? Quando sei nato Maria e Giuseppe ti hanno portato al Tempio di Gerusalemme. Gerusalemme è così vicina. Ma io non posso. Sono di Betlemme come te. Perché? Tra Betlemme e Gerusalemme hanno costruito un muro altissimo di otto metri, anzi no sono 9 (nove) i metri! Vedessi com’è alto e spesso e opprimente. Chi vuole andare a Gerusalemme deve passare un doppio check-point dell’esercito israeliano. Migliaia di pellegrini da tutto il mondo verranno e passeranno tranquillamente. E a loro il Ministero del Turismo Israeliano farà distribuire il ramoscello della pace con le caramelle! Io no, non posso perché sono di Betlemme, come te.

Perché? perché gli uomini non vogliono la tua pace? Anche nella Basilica della Natività cattolici, ortodossi, armeni se ne dividono un pezzo. L’anno scorso armeni e ortodossi sono venuti alle mani per avere invaso un pezzetto di territorio all’interno della chiesa stessa.

Perché Gesù Bambino? lo sapevi? Una volta a Betlemme noi cristiani eravamo la maggioranza. Ora, chi può, vende tutto e scappa in Australia, USA, Canada. I musulmani sono la maggioranza e ci sopportano solo perché i pellegrini portano affari e soldi. Perché Gesù Bambino? Lo sai? Ma forse non è cambiato nulla da quando sei nato tu. Anche la tua Mamma e Giuseppe hanno dovuto scappare in fretta:

 

Erode Antipa ti voleva già uccidere, ma per fortuna non ce l’ha fatta. Ci riusciranno gli ebrei qualche anno dopo.

 

A Gerusalemme nella parte ebraica e musulmana, che è il novantacinque per cento della città, quello di Natale è un giorno assolutamente feriale, anzi ostentatamente feriale: e nella zona dei Mea-shearim (gli ultraortodossi ebrei) i fedeli fanno penitenza per piangere la nostra profanazione del giorno in cui noi cristiani festeggiamo la nascita del Messia.

 

Ed allora ti prego, Gesù Bambino, non so, aiutaci tu! e tu Maria, piccola mamma adolescente ebrea, donaci la speranza che un domani, anche qui, verrà la pace che tuo figlio ci ha offerto, verrà la salvezza che tuo Figlio ci ha dato, verrà: io ci spero ancora! e io potrò andare a Gerusalemme. E non esisteranno più i muri. E non esisteranno più i check-point. E non ci saranno più soldati. E tutti i bambini di Betlemme e del mondo potranno volersi bene e giocare insieme. Benvenuto Gesù Bambino, vieni, vieni sempre, io ti aspetto. Buon Natale Gesù Bambino.

Betlemme, dicembre di unduemila ecc.



LA TRISTEZZA di GERUSALEMME e BETLEMME


Mi sono chiesto molte volte come sarebbe stato nella realtà il presepe.

Ci sono andato a Gerusalemme e Betlemme!

Sono città stupende ma la gente è triste. Qui sono tutti tristi, israeliani, palestinesi, sacerdoti, missionari, turisti.

Nessuno me l'aveva detto, nessuno mi ha mai detto che le due città sono separate da un muro alto 9 (nove) metri,

un muro che passa in mezzo ai villaggi, separando le case dei figli da quelle dei genitori, i bambini dalle scuole, i malati dagli ospedali.

Nessuno mi aveva mai detto che quel muro non separa Israele dalla Palestina ma è costruito in gran parte DENTRO LA PALESTINA!

Nessuno mi aveva mai detto che quelli che sono rinchiusi dentro il muro
- GLI OCCUPATI - non possono praticamente uscire,

mentre quelli che stanno fuori dal muro - GLI OCCUPANTI - possono entrare, anzi presidiano militarmente la Palestina dal 1967.

Nessuno mi aveva mai detto che quel muro è stato DICHIARATO ILLEGALE DALL'ONU e malgrado questo non l'ho praticamente mai visto in televisione.

Allora ben vengano i presepi con il muro che illustrano quale sarebbe
la Natività attuale:
Gesù nasce in una Betlemme assediata, prigioniera.
Un muro la separa dal resto del modo.


DA UNO CHE CI E' STATO! ECCOLO IL MURO