La produzione della Propoli

APE BOTTINATRICE DI PROPOLI APE BOTTINATRICE E PROPOLI GREZZA

in commercio si trovano essenzialmente due tipi di propoli: la propoli grezza ottenuta dal raschiamento delle superfici interne dell'arnia (bordi superiori dei corpo dei nido, corpifavo, telaini, ecc.)e la propoli in scaglie ottenuta da apposite griglie a piccole maglie collocate tra il nido e il tetto dell'arnia.
La propoli grezza si ottiene dalla periodica pulizia delle arnie e rappresenta il risultato della normale attività delle api. La sua maggiore o minore produzione dipende quindi essenzialmente dalla presenza di più o meno fessure, dall'età dei telaini ecc. 
Non richiede particolari accorgimenti, ne tantomeno l'acquisto di specifiche attrezzature. Con il raschiamento si ottengono limitate quantità di propoli, non più di 50-100g. all'anno per arnia, spesso di scarsa qualità perchè‚ ricca di impurezze (schegge di legno, resti di api morte ecc.) e quindi la sua valutazione sul mercato è molto inferiore alla propoli in scaglie.
Non si tratta quindi di una vera e propria tecnica di produzione quanto della conseguenza delle operazioni di rinnovo dei parco arnie o dei telaini.
Per ottenere una produzione di propoli più interessante è necessario stimolare la naturale tendenza delle api a propolizzare tutte le fessure ritenute dannose per le perdita di calore o per il possibile ingresso di predatori. Fino a oggi il dispositivo più pratico e funzionale per una buona produzione di propoli è costituito da telai rivestiti da una rete di materiale plastico di circa 5 mm di spessore a maglie fisse delle dimensioni di 2x2 mm o al massimo 3x3 mm.
A questo scopo può essere utile la stessa rete normalmente impiegata per la realizzazione dei telaietti diagnostici per la varroasi.
Le griglie per la raccolta della propoli vanno collocate al posto dei coprifavo nei periodi di maggiore raccolta di propoli da parte delle api: primavera e tarda estate. 
Per aumentare la propolizzazione della rete si possono inserire alcuni spessori di legno tra la griglia e il tetto dell'arnia.
In questo modo si creerà un flusso di aria calda dal centro dei nido verso l'alto in direzione della rete. Aria calda che, soprattutto in primavera, stimolerà le api a propolizzare rapidamente la griglia.
Il telaio per la raccolta della propoli può essere lasciato in sede per tutta la durata della stagione apistica, effettuando un unico raccolto al momento dell'invernamento, oppure può essere prelevato una volta in primavera e poi a fine autunno, separando cosi il raccolto primaverile da quello autunnale che secondo alcune osservazioni presenterebbero proprietà differenti. Per facilitare il distacco della propoli dalla griglia è necessario porre la rete propolizzata in frigorifero o meglio ancora nel congelatore domestico. Dopo circa 15-20 minuti la propoli assumerà una consistenza vitrea e sarà sufficiente un deciso strattone per causarne il distacco.
Con la griglia si possono raccogliere da 100 a 400 g di propoli all'anno per arnia a seconda della forza della famiglia, della tendenza a propolizzare e dei tipo di vegetazione esistente.
Purtroppo in Italia non sono ancora operanti centri di raccolta specifici per la propoli come invece succede da anni nei Paesi dell'Est Europeo, in Francia e in Spagna. Tuttavia anche nel nostro Paese esiste una notevole richiesta di questo prodotto dell'alveare non solamente da parte di erboristerie e negozi specializzati, ma anche di laboratori e industrie farmaceutiche che spesso sono costrette a rivolgersi all'estero per procurarsi la propoli. 
La conservazione:

Grazie alle sue spiccate proprietà antimicrobiche la propoli presenta una notevole capacità di rimanere inalterata nel tempo. La sua conservazione quindi non richiede particolari accorgimenti. E' sufficiente impiegare contenitori opachi collocati lontani dalle fonti di calore.
Per facilitare il dosaggio e poi la realizzazione dei diversi preparati, soprattutto quando si tratta di propoli in scaglie, si deve preferire la conservazione se non in frigo almeno in luogo molto fresco in maniera tale da evitare la compattazione dei prodotto. La propoli ottenuta per raschiamento va ripulita dalle impurezze più grossolane e conservata in contenitori separati. 

La composizione della Propoli e le sue proprietà terapeutiche

La propoli è costituita essenzialmente da una miscela di composti di natura aromatica e fenolica arricchita da numerose sostanze molto eterogenee tra loro (acidi grassi, terpeni, aminoacidi, vitamine, sali minerali ecc.) la cui distribuzione percentuale è molto variabile in funzione delle stagioni, del tipo di vegetazione. 
Questa notevole diversità della composizione della propoli rappresenta una delle maggiori difficoltà dal punto di vista applicativo poiché‚ rende difficoltosa ogni seria sperimentazione che ovviamente necessita di un prodotto di base il più omogeneo possibile. Per questo motivo i primi ricercatori che analizzarono la propoli si preoccuparono di dividere i principali costituenti della propoli in base alla loro solubilità in alcool etilico ed etere di petrolio impiegati a temperature e concentrazioni differenti.
Secondo questa più schematica analisi la propoli risulterebbe costituita essenzialmente da resine, balsami e cere.

LA COMPOSIZIONE DELLA PROPOLI
- 50-55% di resine e balsami (terpeni, polisaccaridi, acidi uronici, acidi aromatici, aldeidi aromatiche, acidi ed esteri caffeici, ferulici cumarici).
- 25-35% di cera (acidi grassi, ossiacidi, lattoni).
- 5-10% di sostanze volatili, di cui lo 0,5% di olii essenziali.
- 5% di polline, presente per cause accidentali.
- 5% circa di materiali organici vari tra cui i più importanti sono i flavonoidi (acido benzoico, ac. caffeico, ac. ferulico, alcool cinnamico, crisina,dimetossifiavoni galangina, isovanilina, isalpina, pinocembrina, pinobanksina, pronostrobina, vanillina, kemferide, etc ... ), minerali (alluminio, calcio, cromo, rame, ferro, manganese, piombo, silice, etc ... ), vitamine dei gruppo B (Bl, B2, B6, PP),
vitamina C ed E.

L'estrema variabilità della composizione chimica della propoli si traduce nella pratica comune in una profonda diversità delle sue caratteristiche fisiche: colore, aroma e sapore. A seconda delle fonti di raccolta il colore della propoli varia dal giallo-verde (prevalenza di pini) a rossastro (prevalenza di pioppi) fino a nero (prevalenza di betulle) con tutte le sfumature possibili tra i diversi colori. Così anche l'odore intensamente aromatico muta in dipendenza delle sostanze resinose presenti. Lo stesso vale per il suo sapore che dal tipico acre-amaro arriva fino quasi a dolce. La consistenza della propoli dipende invece dalla temperatura ambiente, dura e friabile a freddo la propoli diventa duttile appena la si manipola, e la sua malleabilità aumenta man mano che la temperatura si avvicina ai 30 C. A temperature superiori diventa appiccicosa e viscosa, a 65-70 C fonde. Riscaldata a bagnomaria la propoli si separa in due fasi, in superficie emerge la fase liquido-cerosa mentre sul fondo precipita la fase viscoso-resinosa. La propoli risulta poco solubile in acqua; più efficace (ma siamo ancora lontani dal 100%) è la sua solubilità in alcool etilico, propilenglicole e polietiienglicole.
Tra i numerosi componenti della propoli il gruppo dei polifenoli o fiavonoidi (flavoni, fiavonoidi e fiavononi) è sicuramente la frazione più interessante e studiata per le sue proprietà.
I flavonoidi sono pigmenti vegetali, simili alle antocianine, la cui funzione nelle piante è ancora poco nota ma che con molta probabilità svolgono una duplice azione di protezione e di stimolo di fondamentali funzioni metaboliche come per esempio la respirazione. Di certo i flavoni si trovano in grande quantità sulle gemme delle piante dove esplicano un'efficace azione protettiva contro le avversità parassitarie e i rigori dell'inverno, azione protettiva che è ulteriormente accentuata dal rivestimento resinoso-ceroso delle stesse gemme.
La peculiarità della propoli, la cui principale fonte come sappiamo è costituita da materiali resinosi raccolti dalle api sulle gemme, risiede proprio nella grande ricchezza di flavonoidi che assicurano
alla propoli gran parte delle loro proprietà antimicrobiche. Secondo alcuni studiosi sovietici circa un terzo della frazione di propoli solubile in alcool etilico è costituito da composti di natura flavonoide, tra questi è stata identificata la galangina e la pinocembrina dotate di azione batteriostatica e la sakuranetina che presenta attività antifungina.
Oltre ai flavonoidi nella propoli si ritrovano altre sostanze di natura aromatica (fenoli, fenolacidi, alcoli e aldeidi con nucleo aromatico, ecc.) che presentano spiccate proprietà antimicrobiche come per esempio l'acido benzoico, e l'acido ferulico che con molta probabilità contribuiscono aviazione batteriostatica e battericida della propoli. Altri composti individuati nella propoli sono alcuni esteri dell'acido caffeico e lo xanterolo, tutti dotati di attività antifungina.
In passato la spiccata azione antibatterica e antifungina veniva assegnata a quel 0,5% di oli essenziali presenti nella propoli, ma oggi è stato provato come sono proprio i flavonoidi e in particolare
la galangina (di cui è ricca la propoli raccolta nei boschi di latifoglie) e la pinocembrina (presente soprattutto nella propoli proveniente dalle conifere) ad assicurare alla propoli le sue preziose proprietà antimicrobiche.

Le proprietà terapeutiche

Purtroppo non tutti i flavonoidi presenti nella propoli esplicano un'attività batterica evidente. Mentre la galangina e la pinocembrina inibiscono anche a basse concentrazioni la crescita di numerosi microorganismi altri flavonoidi risultano essere biologicamente meno attivi.
In conclusione si può affermare che i preparati a base di propoli se impiegati alle giuste concentrazioni presentano le seguenti proprietà.

Proprietà batteriostatiche e battericide
Numerose sperimentazioni  hanno dimostrato sia in vivo che in vitro la capacità della propoli in soluzione alcoolica alla concentrazione dal 10 al 20% di inibire lo sviluppo di vari ceppi batterici Gram positivi (Escherichia coli, Proteus vulgaris, Mycocter¡um tubercolosis, Bacillus alvei, B. alvei, B. larvae, B. subtilis e numerose salmonelle ). Tali proprietà possono essere più o meno evidenti a seconda della presenza nella propoli di acido benzoico, acido ferulico, galangina e pinocembrina le cui proprietà antibatteriche anche a basse concentrazioni sono da tempo note 

Proprietà fungicide
I preparati a base di propoli sono risultati particolarmente attivi contro infezioni da Candida, saccaromiceti, tricofili, e microspori in grado di provocare numerose affezioni parassitarie (micosi) sull'uomo e gli animali. Tale azione sarebbe dovuta  alla presenza di acido caffeico, pinocembrina, pinobaucsina e benzii-p-cumarolo.
La propoli svolge azione fungicida anche nei riguardi di alcuni funghi che attaccano il mondo vegetale.

Proprietà antivirali
La Propoli svolge un'azione di inibizione nei confronti di alcuni tipi di herpers, il corona virus e circa 10 tipi di infezioni virali.
Tale proprietà sarebbe dovuta essenzialmente alla frazione idrosolubile della Propoli.

Proprietà cicatrizzanti
Da sempre la propoli è stata impiegata sottoforma di unguento come cicatrizzante grazie alla notevole capacità di stimolo della rigenerazione dei tessuti in caso di ferite e piaghe. 

Proprietà immunostimolanti
L'impiego della propoli potenzierebbe l'azione dei vaccini (come quelli contro il tifo e paratifo) come evidenziato da numerosi studi effettuati sui vitelli. 

Proprietà vasoprotettiva

Sempre grazie all'azione dei flavonoidi che costituiscono il cosiddetto 'fattore P' la propoli svolgerebbe un'azione di prevenzione della permeabilità e fragilità capiliare.

Proprietà antiossidanti e antiirrancidenti

La presenza di fenoli consentirebbe l'impiego della propoli anche nella conservazione dei grassi e degli alimenti in genere in sostituzione degli additivi chimici.
Oltre a queste proprietà la propoli assunta per via interna migliorerebbe la secrezione dei succhi gastrici, è diuretica, favorisce l'assimilazione della vitamina C, funge da antisenile per l'effetto antiossidante e attivante dei complessi enzimatici.
Attualmente il maggior impiego della propoli rimane comunque quello esterno come disinfettante, cicatrizzante e lenitivo, attraverso soluzioni, unguenti e pomate. L'uso interno è ancora limitato al livello sperimentale anche a causa delle maggiori implicazioni e della difficoltà di utilizzare preparati titolati.


Controindicazioni

Fino ad oggi non è stata registrata nessuna significativa controindicazione nell'uso della propoli ad eccezione di alcuni casi di Ipersensibilità e di sensibilizzazione manifestatesi in soggetti tendenzialmente allergici, manifestazioni messe in relazione all'abbondante presenta di allergeni nelle resine delle piante da cui le api traggono la propoli. 

La Propoli in Dermatologia

Le proprietà della propoli presentano numerose applicazioni terapeutiche.

La dermatologia ha da sempre rappresentato il primo grande campo di impiego della propoli sin dall'antichità. Oltre che per le contusioni, le ferite e le ustioni i preparati a base di propoli possono essere impiegati nella cura di un gran numero di affezioni: couperose, geloni, screpolature, ascessi, foruncoli, supporazioni in genere, ulcere varicose, proctologia, calli, duroni, intertrigine ed eritrodermia desquamosa dei lattante, eczema, psoriasi, cheratodermie, radiodermiti e per alcune micosi.
In odontostomatologia la propoli viene impiegata essenzialmente per uso locale nell'igiene della bocca, gengiviti, giassite, afte, stomatiti ulcerose, dolori e infezioni dentarie (soprattutto in caso di ascessi e monoliosi orale).
La propoli può essere impiegata anche per le affezioni dell'apparato respiratorio contro: angine, faringiti, rino-faringiti, laringiti, riniti, sinusiti e otiti. 
In gastro-enterologia la propoli viene impiegata nella cura delle gastriti, delle coliti e di alcune ulcere gastro-duodenali.
La propoli risulta infine efficace contro le infezioni e le infiammazioni dell'apparato genito-urinarlo: in particolar modo nella prostata dell'uomo e nella tricomoniosi nella donna.
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Preparazioni e modalità d'uso

La propoli, pura o associata ad altre sostanze, si presta ad un numero infinito di preparazioni che ognuno, con un po' di attenzione può realizzare da se‚ senza il bisogno di specifiche conoscenze sofisticate apparecchiatura. Ingredienti: propoli pura. Propoli grezza
Rappresenta la forma più semplice ed immediata di impiego della resina. A questo scopo è bene utilizzare solamente la propoli raccolta dalle griglie, poiché‚ quella proveniente dal raschiamento dell'arnia è in genere caratterizzato da un'eccessiva presenza di impurità e  corpi estranei come schegge di legno, spoglie di insetti, ecc.
La propoli grezza si consuma a piccole dosi (al massimo 3 g al giorno, assunti in tre riprese dopo i pasti) che vanno fatte sciogliere in bocca per 20-30 minuti senza masticare, poiché‚ a causa della temperatura corporea il propoli tende a diventare vischioso e attaccarsi ai denti essa  risulta un ottimo coadiuvante per tutte le affezioni della cavità orale e dell'apparato respiratorio (angine, tonsilliti, faringiti, gengiviti, stomatiti, ascessi dentari, riniti ecc.). In genere risulta sufficiente una cura di circa 20 giorni.

Propoli in granuli/polvere
Ingredienti: propoli pura.
Si trova in particelle di dimensioni variabili, è utile per tutte le applicazioni che richiedono un uso interno e in particolare per disturbi dell'apparato digerente e urinario.
La posologia indicata è di un 1gr. tre volte al giorno prima dei pasti unita ad acqua, latte o miele.
E' bene iniziare gradualmente la cura.   

Tintura di Propoli
Ingredienti: alcool etilico a 96° (70gr.),  propoli pura(60 gr.).

La tintura si assume diluita in acqua, latte,o miele (da 5 a 10 gocce), viceversa si possono fare : gargarismi, tamponamenti pennellature o inalazioni. Per definizione la tintura è un preparato ottenuto mediante macerazione di una sostanza in alcool etilico. Nel caso della propoli si impiega alcool etilico a 96° in cui si lascia macerare la propoli nella quantità richiesta. In genere il titolo delle tinture varia dal 1 5 al 30%, ciò  sta ad indicare che 100 g di tintura contengono rispettivamente 85-70 g di alcool e 15-30 g di propoli. Purtroppo la propoli non è interamente solubile in alcool anche se questo rappresenta uno dei suoi solventi d'elezione. La solubilità della propoli si riduce dall'80 al 50% man mano che aumenta la sua concentrazione. Sicché‚ per ottenere una tintura al 30% di propoli occorrono 60 g di propoli (dei quali solo la metà andrà in soluzione) e 70 g di alcool. A tali concentrazioni infatti la solubilità… della propoli è di circa il 50%.
Per facilitare la sua solubilità è necessario polverizzare la propoli, tenuta precedentemente in frigorifero per favorire l'indurimento, con un piccolo mortaio, o meglio ancora con un macinacaffè elettrico azionato per pochi secondi per evitare l'eccessivo riscaldamento della resina. Una volta triturata si lascia macerare la propoli nell'alcool per circa 30 giorni, agitando la soluzione almeno ogni 2-3 giorni per facilitare il contatto tra le particelle di propoli e l'alcool. Una volta pronta, la tintura va filtrata delicatamente con un filtro di carta, evitando di smuovere il deposito presente in fondo al contenitore che occluderebbe i pori dei filtro stesso.
La tintura di propoli si conserva bene a temperatura ambiente (20-25 C°)e al buio. 

Colluttorio
Ingredienti.- tintura di propoli (1 O- 15 gocce), acqua (mezzo bicchiere)
Si prepara versando 10-1 5 gocce di tintura di propoli in mezzo bicchiere d'acqua, agitando con un cucchiaino per qualche istante fino a quando tutto il liquido non assume un colore bianco-giallastro.
Il collutorio alla propoli viene utilizzato come acqua dentifricia dopo i pasti. Il suo impiego è indicato anche per la prevenzione della carie e di tutte le affezioni dei cavo orale, in maniera particolare nei casi di gengivite, stomatite e alito sgradevole. Il collutorio può essere utilizzato per effettuare gargarismi con effetto benefico contro i disturbi delle vie respiratorie.

Estratto molle di propoli
Ingredienti: propoli (300 g), alcool etilico a 96° (850 cc)
La tintura di propoli, preparata secondo le modalità già illustrate,si versa in una vaschettina posta in prossimità di una fonte di calore o in ambiente caldo per favorire l'evaporazione dell'alcool dalla soluzione. E' sconsigliabile utilizzare la fiamma diretta a causa dell'estrema infiammabilità dell'alcool.  L'evaporazione dell'alcool dalla soluzione deve continuare fino a quando la tintura non si è completamente trasformata in una pasta cremosa.
L'estratto molle può essere applicato su foruncoli, ascessi, geloni, contusioni e ferite. Tenuto in bocca a lungo allevia il mali di denti.

Miele al propoli
Ingredienti: miele (900 g), alcool etilico a 96° (70 g), propoli (60 g)
Il miele alla propoli rappresenta un dolce espediente per facilitare l'assunzione della propoli, il cui intenso odore e il sapore amaro e pungente ne rende difficoltoso il consumo nella forma grezza.
L'estratto molle, ottenuto secondo le modalità sopradescritte,  si aggiunge al miele mescolando con cura. Per facilitare una più omogenea miscelazione dell'estratto molle Š necessario utilizzare un miele non ancora cristallizzato o miele di acacia.
Il miele al propoli può essere impiegato come coadiuvante in tutti i casi per cui è stato consigliato l'utilizzo della propoli grezza.

Oleum propolis
Ingredienti.- propoli in polvere (25 g), olio di oliva o di mandorle (100cc.)
Questo antico unguento di semplice preparazione presenta proprietà battericide, cicatrizzanti e rigeneranti e può essere impiegato nella cura di ferite, piaghe e ustioni. Si ottiene mescolando, in modo omogeneo, i due ingredienti base.

Calmante per api/incenso
Ingredienti: propoli grezzo
L'incenerimento
è un ottimo mezzo per utilizzare gli scarti di propoli che per le eccessive impurità non possono essere impiegati altrimenti. Una volta bruciata, la propoli sprigiona un gradevolissimo odore adatto per profumare gli ambienti.
Gli apicoltori possono utilizzare gli scarti della propoli bruciandoli nell'affumicatore. Il fumo della propoli svolge azione tranquillante nei confronti delle api.

Vernice di Stradivari
Ingredienti.- tintura di propoli (150 g), cera d'api (75 g), olio di lino (275 g)
Come è noto  il celebre Stradivari la utilizzava per i suoi meravigliosi violini, le cui eccezionali qualità sonore sembrerebbero in parte dipendere anche dalla particolare qualità di propoli.
Per produrla si scioglie la cera nell'olio di lino riscaldato a bagnomaria, quindi si aggiunge a freddo la tintura di propoli ed eventualmente il colore nella quantità indicata dalla ditta produttrice. Naturalmente per questo tipo di impiego la tintura di propoli può essere preparata con alcool etilico denaturato al posto di quello puro.
 

Preparazioni per uso Agricolo

Soluzione acquosa
Si ottiene  dalla macerazione di propoli in acqua. Per la sua pre parazione occorre lasciare in infusione in acqua (preferibilmente piovana o di fonte) 150 g di propoli finemente macinata per ogni
litro di acqua. Per facilitare la dispersione delle minute particelle di propoli che si sciolgono solo parzialmente in alcool e in misura an cora minore in acqua, si può aggiungere alla soluzione 1 g di leci tina di soia, non di quella granulare, per ogni litro di acqua. La lecitina di soia può essere sostituita anche dall'albume d'uovo che presenta le stesse proprietà emulsionanti.
Dopo circa due settimane di macerazione, durante le quali si sarà provveduto a mescolare la soluzione almeno ogni due giorni, si la scia decantare il tutto e si travasa utilizzando un filtro di carta.

Soluzione idro-alcoolica
Utilissima in agricoltura biologica. Viene preparata mescolando 100 g della soluzione acquosa con una parte eguale di tintura di propoli, il tutto si diluisce in 100 lt di acqua. Si distribuisce ad intervalli di dieci-quindici giorni al tramonto.

Propoli più Sulfar
Per potenziare l'efficacia della propoli, soprattutto contro le malat tie crittogamiche, la soluzione idro-alcoolica può essere diluita in una soluzione di zolfo colloidale (allo 0,2%), oppure si può addi zionare alla soluzione idro-alcoolica direttamente dello zolfo melas sato (Suifar) nella quantità di 250 g ogni 100 I di acqua.

Soluzione alcoolica o tintura
Per la preparazione della soluzione alcoolica per uso agricolo si utilizza come liquido di macerazione il più economico alcool denaturato, nella quantità di 850 ml ogni 300 g di propoli. Anche in questo caso può essere utile aggiungere alla soluzione 1 g di lecitina di soia o d'uovo.
La tintura di propoli può essere ottenuta anche a partire dal residuo della filtrazione della soluzione acquosa. In questo caso è sufficiente aggiungere un litro di alcool denaturato per ogni litro di soluzione acquosa da cui è stato ottenuto il residuo. In ogni caso la soluzione alcoolica va fatta macerare per circa 20 giorni, mescolando il liquido almeno ogni due giorni. Gli ultimi cinque giorni si lascia la soluzione a riposo per facilitare il deposito delle particelle insolute e quindi si travasa utilizzando un filtro di carta.

Propoli più silicato di sodio
Sempre per potenziarne l'azione anticrittogramica e insetticida, la soluzione idro-alcoolica di propoli può essere arricchita con silicato di socio (all'1,5% sulle piante in vegetazione e 2,5% sulle piante in riposo) particolarmente efficace contro gli afidi, gli acari e la mosca delle olive e delle ciliegie.

Oleato di propoli
Questo preparato presenta lo stesso impiego degli oli bianchi nei trattamenti contro le cocciniglie dell'olivo, degli agrumi e dei pesco. La propoli, finemente macinata, si lascia macerare nell'olio (25
g di propoli per ogni 100 I di olio) per cinque giorni e quindi si estrae la parte superiore della soluzione priva di sedimento. Una volta estratto l'olio, si addiziona la soluzione idro-alcoolica nella proporzione dei 20% ed è così pronto all'uso. L'oleato di propoli si impiega spennellando gli alberi infestati dalle cocciniglie.

Propoli più cera d'api
E una pomata cicatrizzante utile per proteggere le ferite da potatura dagli attacchi fungini e comunque valida per la patologia dei legno in generale (necrosi e carie del tronco). Si prepara sciogliendo a bagnomaria la cera d'api e aggiungendo l'olio e la propoli nelle seguenti quantità: cera d'api 45 g, soluzione alcoolica di propoli 30 cc e olio vegetale 25 cc.

Trattamento post-raccolta della frutta
La soluzione idro-alcoolica di propoli è stata sperimentata anche nei trattamenti post-raccolta della frutta per evitare l'insorgere di marciumi e facilitare la conservazione di mele e agrumi. Purtroppo si tratta ancora di esperienze non conclusive anche se di grande interesse. A questo proposito sono stati utilizzati circa 200 cc di soluzione idro-alcoolica, più 50 cc di bagnante (sapone di marsiglia,gelatina, caseina di latte ecc.) per ogni 100 I di acqua. Per disinfettare la frutta è sufficiente un bagno di appena trenta secondi.

Utilizzo in Agricoltura

Ortaggi
Per utilizzazioni antiparassitarie si puo' usare la soluzione idroalcolica con sulfar; per ifestazioni di afidi, invece, risulta efficace la soluzione alcolica.

Fruttiferi
Anche per la difesa dei fruttiferi la formulazione più impiegata è rappresentata dalla soluzione idroalcoolica di propoli addizionata a Sulfar. Nel caso degli alberi da frutto è stata riscontrata in numerosi casi (actinidia, albicocco, ciliegio, melo ecc.) un'azione di stimolo della propoli distribuita durante la fase di 'pre-raccolta', azione che si ripercuote positivamente sui frutti, migliorandone la conservazione in magazzino.

Piante ornamentali
I preparati a base di propoli hanno dimostrato la loro efficacia anche nei riguardi delle piante ornamentali. Anche in questo caso il formulato più impiegato è rappresentato dalla soluzione idroalcoolica di propoli arricchita dalla presenza di Suifar.

LE PROPRIETA CURATIVE DELLA PROPOLI

1. ATTIVITA BATTERIOSTATICA E BATTERICIDA

Numerose sperimentazioni hanno dimostrato in vitro e in vivo, la capacità della propoli in soluzione idroalcoolica alla concentrazione del 10-20% di inibire lo sviluppo di vari ceppi batterici: E.coli, Proteus vulgaris, Mycobacterium tubercolosis , Bacillus alvei, B.subtilis, numerose salmonelle, Stafilococchi, Streptococchi, Corinebacterium difterite,Klebsiella ozaenae.
I costituenti maggiormente implicati nell’attività antimicrobica della propoli sono:l’OLIO ESSENZIALE, che si può ottenere mediante distillazione in corrente di vapore da propoli grezza, i FLAVONOIDI, in particolare galangina, pinocembrina,crisina gli ACIDI COLOROGENICO, CAFFEICO, BENZOICO, FERULICO, CINNAMICO, che si possono isolare e purificare mediante HPLC.
L’attività antimicrobica è correlata alla concentrazione dei principi attivi contenuti, che purtroppo è estremamente variabile, ecco perché diventa importante poter standardizzare il prodotto commerciale. Interessante è anche l’effetto sinergico della propoli e di alcuni antibiotici, come tetracicline, neomicina, polimixina, penicillina,streptomicina, biomicina, su colture di Streptococcus aureus e di Escherichia coli.
L’attività della propoli è legata sia ad una azione diretta sui germi, sia alla stimolo che esso esercita su processi di immunità umorale e cellulo mediata. L’azione immunostimolante consiste in un aumento della produzione di leucociti polinuceati, gamma globuline, attività timica in generale, in un potenziamento dell’attività mesenchimale e in un’attivazione della fagocitosi dei macrofagi, ciò sembra dovuto sempre ai flavonoidi. La propoli è in grado di inibire l’RNA polimerasi di alcuni batteri e può inibire la mobilità di certi germi, facilitando l’azione battericida di molti antibiotici, accelera la granulazione delle ferite e ne previene l’infezione.

2. ATTIVITA’ ANTIMICOTICA

L’attività antifungina sarebbe dovuta alla presenza di AC.CAFFEICO, PINOCEMBRINA, BENZIL-p-CUMAROLO, secondo altri anche alla GALANGINA, KEMPFEROLO, QUERCETINA e derivati dell’AC. CINNAMICO. La propoli si è rivelata particolarmente attiva contro la Candida (soprattutto Candida albicans), saccaromiceti, Trichomonas, Tricophyton, Microsporon. L’azione è essenzialmente micostatica e interessa lo strato superficiale della cute.

3. ATTIVITA ANTIVIRALE

Secondo alcune ricerche svolte, la propoli svolge un’azione inibente nei confronti dell’ Herpes simplex di tipo 1 e 2 ,Corona virus e circa dieci tipi di infezioni virali (influenza A e B, parainfluenza 1,2 e 3,Adenovirus, virus respiratorio sinclinale ed altri). L’azione sembra essere dovuta ad una limitazione dell’aggancio e della penetrazione del virus nelle cellule per interferenza della propoli con le neuraminidasi virali. L’attività è dovuta soprattutto ai flavonoidi, in particolare galangina, kempferolo, quercetina, ma anche acido caffeico e i suoi esteri (in particolare il CAPE). La propoli ha azione diretta nei confronti dell’ Herpes e dell’Adenovirus, perché ne inibisce la crescita e rallenta la sua moltiplicazione.

4. ATTIVITA’ ANESTETICA LOCALE

Ha un’azione paragonabile a quella indotta dalla novocaina e secondo alcuni autori maggiore della cocaina e procaina, con effetto sinergico se utilizzata con quest’ultima. Al contrario della morfina, la propoli non riduce il dolore da applicazione cutanea di calore, in soluzione alcolica è attiva contro il dolore di origine chimica, ma non contro quello di origine termica e tale azione non è legata all’attivazione del sistema oppioide e/o alla liberazione di sostanze oppioidi.
Estratti idroalcoolici presentano un buon effetto anestetico locale, con azione periferica sulle membrane mucose dell’occhio maggiore di quella prodotta con procaina. L’anestesia è di superficie, con scarso potere di penetrazione ed è molto utile in campo stomatologico, soprattutto dopo estrazioni dentarie, pulizie dei denti, quando le gengive sono irritate.

5. ATTIVITA’ CICATRIZZANTE, RIEPITELIZZANTE

Stimola la rigenerazione dei tessuti in caso di ferite o piaghe (si utilizzano crema e unguenti a base di propoli), favorisce l’assorbimento della vitamina C, importante per la sintesi del collagene.

6. ATTIVITA’ VASOPROTETTIVA

La propoli ha un’azione capillaro protettiva che agisce sulla fragilità e permeabilità dei capillari, aumentandone la resistenza e diminuendone la permeabilità. Quest’attività è dovuta alla frazione flavonoidica (detta fattore P): quercetina, rutina, apigenina etc, che hanno attività di antiaggreganti cellulari e migliorano la microcircolazione. Quest’azione viene potenziata dalla vitamina C.

7. ATTIVITA’ ANTIOSSIDANTE

Ha un’azione protettiva contro i danni provocati dai radicali liberi, grazie ai flavonoidi, alla vitamina E, al CAPE (ac.caffeico feniletilestere). I flavonoidi reagiscono con i radicali liberi, impedendo l’alterazione dei fosfolipidi di membrana e proteggendo gli acidi grassi insaturi mediante il blocco della perossidasi. Queste proprietà antiossidanti e antiirrancidenti potrebbero essere utilizzate sia in medicina, sia come antiirrancidente in oli, burri e grassi in campo cosmetico e alimentare, ricordiamoci che la propoli è un conservante naturale.

8. ATTIVITA’ ANTIFLOGISTICA

E’ comparabile con il prednisolone e l’ac. Acetilsalicilico (la comune Aspirina). L’ac.caffeico e i suoi esteri, in particolare il CAPE, i flavonoidi (quercetina,galangina), terpeni, ac cinnamico contenuti nella propoli, hanno effetto inibitore sulla produzione di eicosanoidi durante l’infiammazione, modulando il rilascio dei mediatori dell’infiammazione. La propoli ha attività anticomplemento, inibisce la lipo-ossigenasi in caso di fatti flogistici, facendo diminuire così il rilascio di prostaglandine e leucotrieni da parte dei macrofagi. La propoli è un ottimo antinfiammatorio prodotto per noi dalla farmacia delle api!

9. AZIONE ANTICARIE

I flavonoidi hanno attività antimicrobica verso lo Streptococcus mutans (ma anche sobrinus, cricetus) e inibiscono l’attività della glucosil trasferasi, che è la principale responsabile della carie nell’uomo, tutto ciò permette alla propoli di essere considerata anticariogena, in oltre viene anche impiegata in vari problemi stomatologici, tra cui periodontiti, piorree, ascessi, lesioni della polpa dentale.

10. AZIONE ANTITUMORALE

La propoli ha un’efficace azione antitumorale in vitro e in determinate condizioni sperimentali. E’ stato dimostrato che l’estratto etanolico di propoli ha effetto antimutagenico sul potere mutagenico delle daunomicine, benzopirene, aflatossine. Ha effetto immunostimolante e inibisce la crescita di tumori della pelle, facendo diminuire la sintesi di DNA.. E’ noto che la replicazione del DNA nelle cellule cancerose è molto maggiore che nelle cellule normali, perciò i composti che inibiscono la replicazione del DNA, colpiscono le cellule cancerose maggiormente delle cellule normali. La propoli inibisce la crescita delle cellule del carcinoma al colon e le lesioni preneoplastiche nel colon del ratto, riducendone il volume e l’incidenza. Le sostanze più attive ad azione antitumorale sono gli acidi fenolici e i loro esteri, in particolare il CAPE e i flavonoidi.

11. AZIONE ANTIGASTRITICA E ANTIULCEROSA

Questa caratteristica è dovuta ai flavonoidi, che esplicano ben tre azioni: un’azione antisecretoria a livello gastrico bloccando la sintesi dell’istamina, facendo diminuire quindi l’acido cloridrico presente nello stomaco; una azione antispasmodica e un’attività antibatterica nei confronti dell’Helicobacter pilori, accusato di essere il responsabile o di aggravare l’ulcera, queste proprietà sono dovute soprattutto alla galangina e crisina. In più la propoli ha anche un’azione anestetica locale che potrebbe contribuire alla diminuzione del dolore. Interessante è una ricerca condotta nell’ospedale di Klosterneburg dal professor Feiks, egli ha diviso in due gruppi i suoi pazienti affetti da ulcera allo stomaco e duodeno, a un gruppo ha somministrato la terapia tradizionale di farmaci, all’altro ha aggiunto anche la tintura di propoli. Dopo due settimane il 90%dei pazienti curati con la propoli non aveva più disturbi, contro il 55% dei pazienti curati con la terapia tradizionale. Feiks ha anche curato con la sola tintura di propoli 15 pazienti affetti da ulcera, riuscendo a guarirne 14. Sono dati molto incoraggianti!

12. AZIONE EPATOPROTETTIVA

I flavonoidi contenuti nella propoli hanno anche un’attività protettiva sul fegato, essi proteggono le cellule epatiche, diminuendo la loro degenerazione in caso di abuso cronico d’alcool e da altri fattori degenerativi.

Effetti tossicologici e allergologici: la propoli può far male?

La propoli somministrata all’animale (cane, gatto, ratto) per via parenterale a dosi elevatissime (da 10 a 15 g per Kg di peso) non provoca effetti tossici anche dopomolti mesi di assunzione continua. Non presenta proprietà oncogene e teratogenesugli animali, anzi numerosi sono gli studi sull’effetto anticancerogeno dellapropoli. Non si sono mai manifestati casi di shock anafilattico.
Talvolta alcuni pazienti dopo la somministrazione riferiscono occasionalmente secchezza alla bocca e disturbi di stomaco di modesta entità, che scompaiono con la sospensione del trattamento, ciò può essere dovuto ad una propria sensibilità nei confronti della propoli, proprio come esistono intolleranze o allergie al latte, al glutine, al pomodoro e così via. La propoli grezza, cioè non lavorata, ma estratta così come è dall’alveare, può provocare reazioni allergiche cutanee, in soggetti predisposti che la maneggiano. L’allergia è di tipo cutaneo, con eruzioni ed orticaria. Si è constatato che dopo 2 o 3 anni di lavoro, nel 2% degli apicoltori si manifestano reazioni allergiche (dermatiti), il problema si risolve maneggiando la propoli grezza con guanti o cospargendosi le mani con creme protettive.
Le sostanze che probabilmente contribuiscono a questi fenomeni allergici sono:

· Derivati dell’acido caffeico

· Esteri dell’acido cinnamico

· Benzilisoferulato

Il loro potere allergizzante dipende dalla quantità in cui si trovano nella propoli grezza (quindi dipende anche da tipo di piante, dal luogo), che, non dobbiamo dimenticare, contiene impurezze come il polline, che può esso stesso dare fenomeni allergici in individui predisposti (chi soffre di asma bronchiale, eczemi, orticaria).
Chi soffre di allergie ai pollini o asma, dovrebbe assumere la propoli per gradi, aumentando pian piano il dosaggio e soprattutto deve usare propoli purificata e depollinata. La propoli può essere usata in gravidanza, durante l’allattamento e nella prima infanzia, naturalmente dopo aver consultato il proprio medico.

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