CALENDULA

 

LE PROPRIETÀ FITOTERAPICHE DELLA CALENDULA

CALENDULA: CONTIENE CALENDULINA OLIO ESSENZIALE A CUI SI DEVE  L’AZIONE ANTIDOLORIFICA, SEDATIVA, E PREZIOSA PER LA MUSCOLATURA E LA PELLE. INOLTRE CON I SUOI COMPOSTI FLAVONOIDI E’ IN GRADO DI PREVENIRE LESIONI COME  L’ERITEMA SOLARE E VARIE FORME DI INFIAMMAZIONI DELLA PELLE (sole eccessivo, raggi ultravioletti artificiali “le cosiddette lampade abbronzanti !!”, freddo, pelle secca, ecc.). DA SEMPRE CONOSCIUTO COME OTTIMO IDRATANTE E PROTETTORE DELLA PELLE.

La Calendula, Calendula officinalis, è una pianta erbacea originaria del Nord Africa; in Italia cresce spontanea dalla zona mediterranea fino alle zone submontane, nei prati, nei campi incolti e nei luoghi erbosi. Appartiene alla famiglia delle Composite ed è coltivata anche nei giardini, che adorna con i suoi bei fiori simili a grosse margherite (capolini) che variano dal giallo zolfo al giallo oro, fino all'arancione acceso.
Il nome Calendula deriva dal latino "calendae" che per i Romani indicava il primo giorno di ogni mese, e probabilmente allude al fatto che questa pianta, assai rustica e resistente, inizia la sua fioritura in primavera, e continua a fiorire praticamente per tutto l'anno.
La Calendula è anche una pianta tintoria casalinga, che dà un bel color crema per decozione dei suoi fiori, e fornisce anche una sorta di colorante alimentare non tossico, talvolta utilizzato per esaltare il colore del burro.
L'uso fitoterapico più comune della Calendula è quello esterno, sotto forma di olio, per accelerare la cicatrizzazione e stimolare la granulazione del tessuto epidermico in caso di piaghe, ustioni, piccole ferite, abrasioni, geloni: la Calendula infatti ottimizza l'irrorazione sanguigna della cute, migliorandone così il trofismo, e manifestando inoltre un'attività batteriostatica.
Le proprietà vulnerarie (vulnerario = medicamento che cura e cicatrizza piaghe e ferite), antinfiammatorie e immunostimolanti sembrano attribuibili all'elevata quantità di carotenoidi contenuti nei fiori di Calendula, al cui olio essenziale sono riconosciute proprietà antibatteriche, antimicotiche e antivirali.

Per il contenuto in flavonoidi sono inoltre attribuite alla Calendula attività emollienti, lenitive, rinfrescanti e riepitelizzanti, grazie all'azione di normalizzazione del microcircolo tissutale. L'uso esterno dell’olio di Calendula è quindi consigliato in caso di pelle secca e delicata, screpolata, facilmente arrossabile: le sue mucillagini svolgono una specifica azione protettiva ed emolliente, per cui se ne consiglia l'uso anche per le dermatiti da pannolino, e come trattamento protettivo pre-sole, e lenitivo doposole.
Vorrei sottolineare l'eccellente azione in caso di geloni, sia delle mani che dei piedi, che spesso il solo olio di Calendula risolve in breve tempo, costituendo anche un valido presidio per prevenirli, se utilizzata con continuità all'inizio della stagione fredda, e per tutto l'inverno.
Meno conosciuto, ma non per questo meno importante, è l'uso interno della Calendula, generalmente sotto forma di soluzione idroalcolica da assumere diluita in acqua.
A titolo di curiosità, ricordiamo che l'uso popolare della Calendula ha origine nell'antica teoria della signatura di Paracelso, la quale affermava che si può curare una malattia che colpisce una determinata parte del corpo, con una pianta che riproduce, nella forma o nel colore, proprio quella parte del corpo: la Calendula ha un colore arancio intenso che ricorda il colore della bile secreta dal fegato, ed è utilizzata proprio per facilitare la secrezione della bile e per i disturbi e le intossicazioni epatiche.

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